Storia

Il Coro Vocilassù affonda le sue radici nella terra dell’Appennino reggiano e nella grande anima del canto tradizionale del toanese. Il nome è un felice suggerimento di Bepi De Marzi, il padre di Signore delle Cime.

Dalla nascita del coro, alla direzione si sono alternati Antonio Pigozzi, Paolo Tavars, Armando Saielli (2010-2023). Dal gennaio 2024 è diretto dalla maestra Mirka Cassinadri, con Gaetano Borgonovi sempre nel ruolo di condirettore.
Nella storia del Vocilassù spiccano un concorso nazionale vinto, il trofeo La Lanterna, Savignone, 1999, un legame speciale con la Via delle Fiabe o i luoghi dei presepi in Germania (2001, 2004, 2013), la partecipazione a rassegne corali nazionali oltre alla partecipazione all’esecuzione del Magnificat composto e diretto dal maestro Giovanni Veneri, un recital autoprodotto per i 150 anni dell’Unità d’Italia.

Due gli Lp prodotti: “Vocilassù” (2002) e “Canto alla Vita”, presentato nel 2015 alla festa del ventennale a Cavola di Toano con la partecipazione del gruppo canoro “E’ Filò”. Il brano scritto dal poeta Renato Borghi dà il nome allo stesso album nel quale si segnalano arrangiamenti e armonizzazioni per pianoforte da Armando Saielli, anche autore di melodia e armonizzazione de “L’Ultimo Pastore”, le cui parole sono del corista e Ubaldo Montruccoli: questo brano è oggi cantato da diversi cori italiani e stranieri. Armando Saielli è stato anche l’armonizzatore de “All’alba del mattino”, con parole di Remo Secchi, brano inserito nell’album del Trentennale dell’Associazione Emiliano-Romagnola Cori (Aerco) e trasmesso su scala nazionale da Radio Maria. Nel 2024 sempre con le parole di Remo Secchi, Armando armonizza “Sei bella sei splendida”, rivisitazione in chiave moderna del brano omonimo.
Negli anni di attività ha realizzato diversi eventi musicali in collaborazione con realtà del territorio, come le rassegne Armonie di Natale, Toano Canta, Cavola Incantata, il Festival nazionale dell’Appennino Reggiano, Note Celesti.


Da sempre a quattro voci virili provenienti da diversi comuni dell’Appennino delle province di Reggio Emilia e Modena, il gruppo sta ampliando il suo repertorio verso canti d’autore italiani con particolare attenzione al repertorio popolare, ma senza escludere la musica sacra e profana dal Medioevo ai tempi moderni.

“A Toano, sull’Appennino Reggiano, prima delle montagne più alte, lungo le strade che raccontano le storie infinite, da Matilde di Canossa fino al passaggio delle armate nell’ultimo conflitto, ci sono uomini che la sera intonano il vento e le stelle, che cantano la fatica di vivere e le piccole felicità.

‘Vocilassù’ perché la pianura è lontana, come sono lontani i fiumi che la percorrono, le grandi città e la vita frenetica della gente in continuo rincorrersi.

Il piccolo gruppo è un armonia senza tempo e senza età, ma anche senza uno spazio definito, perché la poesia dei semplici non si può comprimere nei ritagli del cielo.

“Toano, tra i prati, i boschi, i campi lavorati e le piccole valli seminascoste: un suono d’amore con i respiri di questi uomini che si tengono per mano nella desiderata serenità dei giorni”.

Bepi De Marzi