Canto alla vita, quel canto che commuove: lo presenta il Coro Vocilassù

 

Armando Saielli pianista

Una canzone, lanciata da un coro, si diffonde via via col passa parola. E, tra rassegne e ascolti su cd, sono sempre di più le persone che la cantano a memoria. “Canto alla vita” è tratto da una storia di vita vera dell’artista sassolese Renato Borghi (autore di parole e melodie) e, con la felice armonizzazione di Armando Saielli, è tra i brani d’autore più noti del Coro Vocilassù. Il coro toanese presenterà proprio l’album omonimo a Castellarano, presso il Teatro dell’oratorio San Giovanni Bosco, sabato 27 febbraio alle ore 21.

“Canto alla vita – ha spiegato Borghi – racchiude quello che ho provato in questi anni. E, anche, l’auspicio di vivere senza rimpianti ma con la gioia del vivere i giorni che ci sono donati”. E, al concerto, sarà presente presente proprio Borghi, che è padre anche dei componenti del gruppo Borghi Bros. Renato Borghi

La presentazione dell’ultimo album del coro toaense vedrà anche grandi classici della tradizione popolare anche del nostro Appennino, come Cimitero di Santa Liberata, definito l’inno di Toano, assieme a brani scritti da coristi, come L’Ultimo Pastore di Ubaldo Montruccoli che raccontano dell’ultimo conduttore di greggi che ancora sale sul Cusna. Una serata con l’accompagnamento al pianoforte di Armando Saielli, e, anche, il riferimento a brani di Arturo Benedetti Michelangeli e della Prima Guerra Mondiale. Tra le altre curiosità, il fatto che a Oberstadion, in Germania, il Coro Vocilassù abbia riannodato le origini di Bambino Divino, un brano noto in Italia in quanto ritrovato dallo scandianese Fedele Fantuzzi e che si rifà a Ihr Kinderlein kommet tradizionale e antico canto natalizio tedesco, scritto dal prete autore di opere religiose Christoph von Schmid oltre duecento anni fa.

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